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Andrea Marchi

La collezione “amara meraviglia.” consiste in un progetto che si sviluppa dalla messa in luce della giostra di emozioni contrastanti suscitate durante il percorso di gravidanza della designer, fino ad arrivare all’esaltazione di una diversa emozione scaturitasi con il parto e con l’arrivo di una nuova esistenza; un progetto che diventa un diario intimo, uno specchio in cui si riflettono i suoi sentimenti e timori di madre. Si assiste alla trasformazione di qualcosa di puramente emozionale e di concetto in un progetto concreto ed estremamente materico; l’ispirazione per la scelta dei materiali e per le lavorazioni giunge dall’osservazione e dalla successiva progettazione della metamorfosi tessile: una forma d’espressione indispensabile per dialogare di se e della propria visione della realtà; ed proprio tale modo di esprimersi che ha affascinato la designer, scegliendo così di renderla propria, volendo svelare a chi osserva la collezione, la forza emotiva che traspare da ogni abito, sostituendosi alla sua voce. Al cuore del progetto vengono poste le lavorazioni e di conseguenza l’abilità del gesto, della manualità ed il filo, in ogni suo forma, poiché capace di trasmettere ogni emozione e di imprimersi di ogni vissuto.

La collezione si mostra con una prevalenza del colore bianco, interrotto da forte incisioni di rosso, dovute dalla lavorazione manuale del filo; al candore ed all’inconsistenza di alcuni materiali, ne vengono accostati altri resistenti e duri per renderne ancora più evidente il contrasto, come fossero lo specchio delle contrastanti sensazioni in lei suscitate. Molte delle manipolazioni consistono nell’unione di centrini e scampoli tramite l’uso del filo lavorato ad uncinetto dando così vita a volumi inaspettati e contemporanei seppur realizzati con “scarti” già aventi un proprio racconto, che si va ad unire con quello della designer; altre invece sono la sovrapposizione, a volte esagerata, di scampoli di ricamati per svelare l’accumulo di emozioni diverse che si sono scaturite durante la gravidanza, attenuate però, dall’accostamento di materiali più leggeri e fragili. La collezione si contraddistingue per il contrasto dei materiali utilizzati, volutamente accostati per trasmettere la diversità delle emozioni, alternati a capi realizzati interamente in maglia o ad uncinetto, così da mostrare l’aspetto più fragile e allo stesso tempo indissolubile del suo percorso mettendo in luce l’importanza dell’intreccio e del filo, che ripercorre l’intero progetto; il filo inteso come involucro del corpo diviene uno strumento di dialogo ed interazione tra se ed il mondo esterno, tramite cui esprimere se stessi, ma allo stesso tempo diventa un mezzo di protezione, attraverso cui isolarsi ed ascoltare la propria voce; il filo rosso usato nella collezione vuole intendersi come un segno indelebile che scolpisce ed identifica ogni istante dell’esperienza da lei vissuta.

Andrea Marchi è nata il 15 settembre 1995, in un piccolo paese in provincia di Pavia. Conclusi gli studi scientifici, all’età di diciannove anni rimase incinta e terminata la gravidanza, nonostante le numerose difficoltà decise di far avverare il suo sogno di diventare designer, iscrivendosi così, alla Naba, Nuova Accademia di Belle Arti a Milano, laureandosi, nel 2019 con lode, in Fashion Design. La scelta di svelare l’essere madre, vuole solo dimostrare la voglia di “riuscire” e di intraprendere la propria carriera di designer e di come suo figlio sia, la forza che la spinge a continuare ed insistere per riuscire a raggiungere il suo obbiettivo.

Successivamente alla laurea ha lavorato per diverse aziende, sia come fashion designer, sia come accessories designer; nel 2020 ha vinto il concorso per partecipare come designer emergente alla Serbia Fashion Week, la quale però non è mai avvenuta a causa della pandemia; dal 2021, inoltre ha intrapreso anche una collaborazione come blogger per la rivista Switch Magazine; nel 2022, in collaborazione con la stylist Melissa Mapelli ha vinto il gold prize agli MM AWARD 2022, partecipando con la collezione da lei interamente progettata e realizzata “amara meraviglia”.

City: Milano

School: Naba

Year: 1995