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La molteplicità di Alessia Pinzauti

Dall’arte alla moda

La molteplicità di Alessia Pinzauti

Sono circa 11 gli anni passati da quando Alessia Pinzauti (24 anni, originaria di Scandicci, Fi) ha scoperto la sua solida connessione con la pittura e il mondo dell’arte.

La molteplicità di Alessia Pinzauti parte proprio dal suo percorso formativo, cominciando con “uno sbaglio” a detta della pittrice, andando a frequentare inizialmente un liceo scientifico. Il suo sogno era quello di diventare una dottoressa, ma presto, in seconda e terza superiore si avvicinò ad un corso di pittura. Il corso era tenuto da Tommaso Brogini, pittore di Firenze che le insegnò le basi aiutandola a scoprire la sua passione per il disegnare, creare ed inventare. Brogini in seguito la ospitò ad una sua mostra presso il suo studio. Dopo di che il suo percorso da pittrice fu sostituito da un lavoro interamente da autodidatta.

Successivamente nasce in lei l’idea di intraprendere un percorso dedicato alla moda, conseguendo così un diploma tecnico moda (presso Bertrand Russell Isaac Newton di Scandicci) e una laurea triennale di primo livello in fashion design (presso l’Istituto Europeo di Design di Firenze).

“Mi ritengo un amante del bello, sono un’esteta!” 

Fin da piccola si appassiona ai quadri dei musei che visitava all’estero con i suoi genitori, ed è da qui che nasce in lei la necessità di un’analisi più approfondita e accurata dei vari stili e movimenti presenti.

Nonostante la costante ricerca, trova una forte affinità con l’impressionismo, un fondamentale punto di interesse e ispirazione per la sua arte.

“Fare arte per me significa creare qualcosa di bello per me” 

LO STILE

Alessia non si è mai definita un’artista al 100% ma preferisce essere definita “pittrice”. Perché per lei “un’artista” è colui che crea da zero, che inventa qualcosa di nuovo con un proprio stile personale. Mentre lei ha iniziato copiando grandi pittori come: Tamara De Lempicka, Van Gogh, Klimt, reinterpretandoli e ricostruendoli.

Nonostante ciò, il suo stile è colorato e “pieno” (come definito da alcuni sui colleghi universitari). Il forte dualismo tra positivo e negativo sono tratti distintivi e unici della pittrice, caratterizzando il suo stile inconfondibile, la molteplicità di Alessia Pinzauti.

Alessia afferma che il suo obiettivo principale, è creare quadri nei quali a distanza di anni possano possano esprimere i sentimenti che le affioravano mentre dipingeva, incisi nelle pennellate. Nonostante gli anni passati e i sentimenti della pittrice mutanti o cambiati, quando osserva il quadro ricorda ancora lo stato d’animo di quando lo stava creando. E’ proprio qua che nasce il suo interesse nel mostrarli agli altri, proprio per capire e decifrare come si presentano agli occhi degli spettatori e come da essi possano venire reinterpretati.

“Ho avuto infatti diverse interpretazioni per ognuno di essi, e questo è stato molto interessante, in quanto era l’obbiettivo che volevo, li faccio ambigui in modo eccessivo, così che in ognuno di essi ci sia un lato positivo ed uno negativo”.

I LAVORI

Tra i suoi lavori più caratteristici troviamo “Guardami, Guardati”, una serie totale di 4 volti maschili e femminili. Volti dai colori freddi e occhi fissi che guardano dritto negli occhi l’osservatore, in contrasto con la base di colori caldi. I forti contrasti lasciano libera interpretazione agli occhi dello spettatore.

Inoltre ricordiamo i capi e le eccentriche e colorate illustrazioni della tesi di laurea “Punk/Chernobyl” una collezione di 20 capi ispirata al disastro di Chernobyl con uno stile punk.

Altri lavori cercano di far luce su temi e tecniche più complesse. Quali l’accettazione di noi stessi, il tema del giudizio e l’utilizzo continuo di un mix di stili, tecniche e colori, che definiscono la pluralità di capacità e visone della pittrice stessa.

La molteplicità di Alessia Pinzauti

Author: Chiara Badalucco

Artist: Alessia Pinzauti

Falcon Magazine

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