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Guy Bourdin: quando Moda e Fotografia si incontrano

In occasione della Milano Fashion Week tenutasi dal 21 al 27 febbraio 2023, lo stilista Giorgio Armani ha voluto omaggiare il fotografo francese Guy Bourdin inaugurando una temporary exhibition all’interno dell’Armani/Silos di via Bergognone 40. Lo stilista ha selezionato insieme a The Guy Bourdin Estate cento fotografie, alcune molto note e altre meno, che racchiudessero l’essenza della vitalità artistica di Guy Bourdin, maestro indiscusso della fotografia. 

Come emerge dal titolo della mostra, Guy Bourdin: Storyteller, il fotografo francese è considerato uno storyteller a tutti gli effetti. Egli utilizzava infatti la fotografia come mezzo narrativo capace di catturare la mente di chiunque si trovasse di fronte ad una delle sue opere. Incuriosire, smuovere gli animi, far nascere una serie di domande nello spettatore e persino farlo giocare è l’obiettivo delle fotografie di Guy Bourdin, il cui linguaggio artistico è unico e decisamente riconoscibile.

La formazione: tra pittura, cinema e fotografia

La fotografia non è stata però il primo amore di Guy Bourdin. Il maestro infatti, nato a Parigi nel 1928, ha esordito come pittore per poi avvicinarsi al mondo della fotografia da autodidatta intorno ai primi anni Cinquanta. Il resto, come sappiamo, è storia: grazie al suo stile magnetico ed inimitabile viene da subito notato da Vogue Paris, con cui inizierà una collaborazione come fotografo di moda.

Si può parlare di Guy Bourdin come di un artista poliedrico. Oltre alla pittura infatti nelle sue fotografie troviamo tracce del suo amore per il cinema, a cui si è avvicinato grazie ad un regista che ammirava molto, Alfred Hitchcock. Da quest’ultimo il maestro ha infatti ripreso il tema del “mistero” che ricorre nelle sue opere. 

La narrativa di Bourdin

Bourdin è conosciuto a livello internazionale come l’autore di una narrativa complessa, che alterna sensualità, erotismo e provocazione in una chiave ironica, il tutto associato ad elementi e oggetti legati al mondo della moda. Il suo linguaggio è estremamente provocatorio; tuttavia si tratta di una provocazione “genuina”, che mira a scuotere l’animo delle persone per indagarsi ed interrogarsi costantemente.

Le fotografie di Bourdin presentano molteplici livelli di significato: occorre analizzarle con attenzione scavando in profondità per cogliere la vera essenza dell’opera, non basta fermarsi al primo livello di significato. A tal proposito, un motivo che ricorre nelle fotografie esposte all’Armani/Silos è l’immagine di gambe di diverse donne collocate su uno sfondo con cui apparentemente non vi è alcuna connessione. Sta allo spettatore riuscire a trovare il filo logico della storia che Bourdin vuole raccontare, interrogandosi e “giocando” con l’opera, proprio come voleva il fotografo.

Dal punto di vista stilistico, la prevalenza di colori saturi nelle fotografie del maestro francese testimonia la vivacità e la forza espressiva che l’artista vuole comunicare, ma Bourdin non è solo colore. Una sala della mostra è infatti riservata a ventuno fotografie in bianco e nero (anche queste selezionate accuratamente da Giorgio Armani e The Guy Bourdin Estate) che sono l’esempio di come le fotografie di Bourdin entrino nell’immaginario comune anche con un contrasto così semplice quale quello del black and white.

Un artista di fama mondiale insomma, molto amato e stimato da grandi figure come quella di Giorgio Armani, che proprio all’ingresso della mostra spiega le ragioni per cui ha deciso di ospitare un’esposizione temporanea dedicata a Guy Bourdin.

“Questa mostra conferma la mia volontà di fare di Armani/Silos un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani, ma anche ciò che ne è lontano. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso. Credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo”

Giorgio Armani

Guy Bourdin: Storyteller. La mostra è aperta al pubblico dal 24 febbraio al 31 agosto 2023. Sede: Armani/Silos, Via Bergognone 40, Milano.

COMMENTS
  • Russo Salvatrice

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    Articolo ben scritto e documentato.

    10 Marzo 2023
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