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Grown Like A Diamond

It could work, urlava Oreste Lionello, come doppiatore di Gene Wilder nel film che tutti conosciamo, Frankenstein Junior. È proprio così, i diamanti creati in laboratorio sono (ormai) tra noi. Altrimenti noti come diamanti artificiali vengono prodotti in un laboratorio utilizzando una tecnologia all’avanguardia. Possono essere fino al 30% più economici rispetto alle varietà naturali. Perfetti per chi possiede un budget limitato o desideri massimizzare la dimensione del proprio diamante contenendo il prezzo. I diamanti coltivati in laboratorio emanano la stessa bellezza e qualità delle varietà naturali, sono visivamente e chimicamente identici. Grazie all’imitazione delle condizioni in cui si sviluppano i diamanti naturali posseggono le stesse analoghe caratteristiche che sono ricercate dai più esperti del mestiere. Ma sono veri? Si! I diamanti creati in laboratorio sono diamanti veri, solo con un’origine diversa. Non possono essere differenziati a occhio nudo e per distinguerli è necessaria un’attrezzatura specialistica.

Sorprendente, no? Chissà cosa direbbe Madre Natura di questo!

    Diamanti taglio emerald /asscher
PDPAOLA Anello Trio Oro giallo, 0.3 ct

                                                                 

Nello scenario globale si sono distinti negli scorsi anni due brand importanti. Da un lato ricordiamo sicuramente Pandora che aveva fatto scalpore nel maggio 2021 quando annunciò il lancio della sua prima collezione di diamanti creata in laboratorio in modo sostenibile, Pandora Brilliance. Dall’altro lato possiamo anteporre Tiffany che è diventata la prima grande gioielleria a fornire la tracciabilità per tutti i suoi diamanti grezzi naturali nel 2020. L’aspetto della tracciabilità garantisce la certificazione della provenienza e quindi anche dell’aspetto più etico dell’estrazione.

Pandora Brilliance Lab-created Diamond Ring, oro bianco, da 0.25 ct fino a 1 ct.

Tutti noi ricorderemo il periodo denominato dei blood diamonds, gemme estratte in zone di guerra e vendute per finanziare insurrezioni. Il Processo Kimberley (KP o KP Certification Scheme) consta di un insieme di politiche contro la contravvenzione del traffico di diamanti legati a conflitti interni di certi paesi.

Si stima che fino al 2020 sono stati 56 i partecipanti, in rappresentanza di 82 stati, che hanno aderito con l’Unione Europea ed i suoi Stati membri, a tracciare continuamente la filiera dei propri diamanti.

Questo ha portato sicuramente ad una maggior responsabilità da parte dei brand, sia già consolidati che nuovi, verso tematiche ambientali e riguardanti i paesi di estrazione. Possiamo affermare oggi che i prezzi competitivi e l’impatto ambientale strategico dei diamanti creati in laboratorio, fanno passare dallo slogan di De Beers (famoso gruppo di imprese che si occupa del rinvenimento di diamanti) del 1948, un diamante è per sempre a, come ci ricorda il CEO del marchio Alexander Lacik

I diamanti non sono solo per sempre, ma per tutti.

Author: Valeria Vantini 

Falcon Magazine

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