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”Beams of own light”: i fasci di luce di Francesco Schifano

Francesco Schifano ha 22 anni e viene da Trapani, una città che sorge lungo la costa occidentale della Sicilia.

La sua vita è stata da sempre un susseguirsi di passioni, che evolvendosi nel tempo lo hanno portato ad affermarsi come filmmaker e fotografo.

Grazie al nonno materno e alla madre ha iniziato ad interessarsi alla sfera musicale, ampliando i suoi studi dal classico mondo del pianoforte a quello moderno delle console, i quali gli hanno così permesso di intraprendere i primi passi verso il mondo dell’arte.

Sebbene la musica sia sempre stata parte della sua vita, Francesco ha scoperto ben presto di nutrire un certo interesse verso l’informatica e la grafica 3D, decidendo così di proseguire studi secondari nel settore dell’informatica e della telecomunicazione.

Il suo continuo bisogno di sapere lo ha portato, intorno al quinto anno di studi, ad una sorta di divergenza con gli insegnanti che ha causato lo scemare di questa sua grande passione.

Malgrado ciò, ancora oggi l’informatica resta un settore che lo affascina molto e nonostante abbia intrapreso un percorso diverso dal precedente, rimane ugualmente grato per gli insegnamenti che ne ha potuto trarre.

Spinto dalla continua necessità di nuovi stimoli ha cominciato ad avvicinarsi al mondo dei video ed munito di go pro ha iniziato a produrre i suoi primi video amatoriali.

Rapito dal suo nuovo interesse ha poi deciso di iscriversi alla facoltà di scienze e tecnologie multimediali di Pordenone, ma questa sua nuova esperienza non è durata nel tempo, e dopo soli quattro mesi ha deciso di abbandonare gli studi.

Dopo la decisione di troncare la sua carriera di studi si è recato a Malta, dove ha iniziato a lavorare presso una scuola di inglese, e dopo il suo rientro a Trapani ha deciso di affiancare come assistente un fotografo matrimonialista, occupandosi di tanto in tanto di lavori di post-produzione ed eventi come prima camera.

Durante il periodo di permanenza a Malta si è avvicinato ad Instagram e nonostante non è mai stato un’amante dei social, grazie ad esso si è affacciato verso quel tipo di estetica.

Convinto di voler coltivare questo suo nuovo interesse, si è iscritto alla facoltà di video design e filmmaking presso lo IED di Roma, e lì circondato da stimoli è riuscito a sviluppare quel senso estetico che ad oggi caratterizza i suoi lavori.

Secondo Francesco qualsiasi tipo di opera legata al mondo delle arti visive non deve necessariamente avere un significato esplicito, in quanto a volte la bellezza stessa dell’immagine può essere il contenuto stesso.

‘’Mi sento molto legato all’estetica e all’aspetto estetico delle cose. Mi appaga molto creare immagini belle esteticamente’’ racconta.

Ad oggi Francesco preferisce ampliare i suoi studi per diventare un direttore delle fotografia pubblicitaria e lasciare alla fotografia il suo ruolo di ‘’valvola di sfogo’’ tramite cui poter esprimere al meglio se stesso.

Beams of own light

CREDITI:
Fotografo: Francesco Schifano
Modella: Cristina Ferri

‘’Prima di ricreare un’immagine cerco sempre di visualizzarla nella mia mente. In questo caso mi piace pensare che il soggetto si stia liberando da qualcosa, e quel qualcosa è dato proprio da quei fasci di luce che sembrano emessi dalla modella’’.

È così che Francesco spiega brevemente il significato nascosto dietro lo scatto.

Durante i suoi lavori utilizza sistemi che siano in grado di ‘’rovinare’’ e offuscare l’immagine al fine di trasmettere all’osservatore quella sensazione mistica e a volte un po’ magica che caratterizza le sue opere.

Per quanto riguarda la post produzione, preferisce lavorare molto con le luci nella fase di scatto al fine di limitarla a delle piccole correzioni che non alterino il risultato iniziale della fotografia; come in questo caso, in cui i fasci di luce irradiati dagli specchi sembrano essere emessi direttamente dal soggetto.

Secondo Francesco l’aspetto più affascinante è il fatto che l’immagine può assumere diversi significati in base al vissuto di chi le osserva

Per visionare l’opera vieni a trovarci durante la mostra che si terrà Domenica 27 Marzo 2022 e per tutti i giorni a seguire, oppure tieni d’occhio l’articolo per poter visualizzare l’opera e avere eventuali aggiornamenti post evento!

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