
Fluid Basics: il loungewear inclusivo by Harris Reed
Harris Reed è un nome che si è imposto sulla scena della moda recentemente e che in poco tempo è riuscito a creare e definire un’estetica del tutto personale e coerente con i cambiamenti sociali contemporanei.
Designer inglese, classe ’96, ha stregato gli addetti ai lavori mentre era ancora studente alla Central Saint Martins, tanto da riuscire a collaborare con Harry Styles, che ha indossato le sue creazioni durante il suo ultimo tour. La sua prerogativa è la fluidità di genere negli abiti, concetto fondamentale nella sua intera produzione, unità ad un sapore retrò anni ’70 che strizza l’occhio al glam rock di quegli anni.
Nonostante ci siamo abituati a vederlo all’opera con creazioni eccentriche, Reed ha deciso di sperimentare con una linea di lounge wear, di lusso ma più accessibile per prezzi e stile alle persone, senza distinzioni di genere e taglia.
La collezione di fluidbasics unisce alla fluidità di genere l’altro suo tratto distintivo, l’attenzione alla sostenibilità, ricercata nel processo produttivo, che non si conforma ai modelli di business tradizionali che prevedono una produzione in larga scala che risulta spesso in molti prodotti invenduti. Il risultato sono dei pezzi basic adatti a tutti, nei quali sentirsi liberi ed esprimere sé stessi.
Volevo creare qualcosa che fosse accessibile a tutti, per poter vivere la propria fluidità anche nella vita quotidiana. Fluid Basics mi sta aiutando a rafforzare ulteriormente il messaggio della lotta per la bellezza della fluidità.
La sua creatività si è sempre basata sulla progettazione fuori dagli schemi, realizzando creazioni d’impatto e concettuali, con l’obiettivo di sovvertire il sistema: Reed è infatti uno degli ultimi designer che ancora resistono alle regole dei calendari stagionali canonici, e forse è proprio questa la sua forza.
La linea è stata resa disponibile da dicembre presso Matchesfashion, Bergdorf Goodman e Le Bon Marché.
Foto da @harris_reed