
Falcon Talk: Emanuele Cassina, Eugenio Monteleone, Francesca Quagliano
EMANUELE CASSINA
“Mi chiamo Cassina Emanuele, abito a Bergamo ho 32 anni e mi definisco un artigiano della Fotografia. La passione per la fotografia è arrivata per caso, acquistando la mia prima macchina fotografica (una reflex) nel centro commerciale dove lavoravo e con gli scatti, è cresciuta la voglia di mettermi in gioco, di sperimentare. Iniziando per forza di cose completamente da autodidatta a causa dei turni lavorativi proibitivi, mi ritagliavo nel tempo libero il mio mondo per provare e riprovare a capire le basi della fotografia. Successivamente tramite amici in comune ho iniziato a svolgere i primi servizi in sfilate nel nord Italia. Devo ringraziarli perché da queste esperienze ho potuto capire che lavorare a contatto con le persone era il mio campo preferito; parlare con il soggetto per cercare di cogliere i suoi sentimenti, pensieri e le caratteristiche inespresse del carattere, trasformando l’astrattezza in qualcosa di reale, lo scatto, il file digitale in qualcosa di materico e vero, attraverso poi la stampa. Grazie a delle ragazze che sfilavano a questi eventi che si sono “prestate” per aiutarmi a svolgere sessioni più specifiche e in tranquillità, ho potuto affinare la tecnica fotografica ma soprattutto la capacità di gestione del set. Servizio dopo servizio l’esperienza è aumentata affinando anche lo stile personale che definisco “pittorico”, fatto di colori pastello, sfumature e velature con un rapporto col soggetto di tipo “intimistico”. Sono sempre stato influenzato dai grandi pittori rinascimentali, Caravaggio, Rembrandt, Hopper e tutta la corrente impressionista. Per quanto riguarda i fotografi contemporanei invece, sono fortemente influenzato da Avedon, Lindbergh, Hamilton e Paolo Roversi. Lavoro spesso con luce naturale adattandomi ad essa anche in maniera creativa, usando oggetti comuni come tessuti, vetri e gemme. La qualità del mio lavoro è aumentata notevolmente da quando ho conosciuto la bravissima make up Artist Chiara Cividini, diventata un pilastro fondamentale per la buona riuscita di ogni set oltre che una cara amica. Con il passare del tempo ho avuto la fortuna di collezionare numerose pubblicazioni su molte riviste internazionali cartacee e non, ricevere tre menzioni d’onore ai prestigiosi Fiipa Awards 2019 ed inoltre, ho visto l’inserimento del mio nome nell‘elenco dei cinquanta fotografi e videomaker internazionali di nudo da seguire nell’anno 2015, lista stilata dal famoso fotografo di Street Photography e Fuji Ambassador Alex Coghe. Le soddisfazioni professionali di questi anni mi hanno portato ad una scelta di vita e di lavoro, così nel gennaio 2020, ho deciso l’apertura di un laboratorio di Stampa & Fotografia dal nome Cassina Fine Art. L’inaugurazione di questa attività è stata a luglio 2020, dopo il lockdown per l’emergenza sanitaria che tutti abbiamo vissuto con apprensione e molti anche con dolore personale, ma che non ci ha distolto dai nostri sogni e aspettative della vita. Il mio obbiettivo è quello di creare un luogo che non sia solo il “negozio” di fotografia, ma un salotto per appassionati dove scambiarsi idee ed opinioni, confrontandosi per crescere artisticamente. Per questo ho voluto inviare la mia storia e i miei lavori in quanto appoggio pienamente il vostro progetto di “Talk”. “
EUGENIO MONTELEONE
“Il mio nome è Eugenio Monteleone. Sono un ragazzo calabrese con ambizioni più grandi rispetto ai metri quadri della sua città. Sono la nota stonata del coro che sporca uno spartito lindo. Adoro sentirmi inadatto poiché mi spinge a trasgredire e interpretare sempre sotto una chiave di lettura personale le circostanze. Ho un mondo in mente e risulterebbe appagante renderlo comune e condiviso. Dopo aver conseguito il diploma in lingue ho deciso di trasferirmi nella città del mistero, Torino, che mi ha cullato per quattro anni. Lì, nel luglio di quest’anno, ho conseguito la laurea in Fashion and Textile, presso l’Università IAAD . Ad oggi, sto definendo i miei studi presso l’ Accademia Del Lusso di Milano. Le conoscenze assimilate in questi anni hanno creato un occhio attento, preciso e minuzioso.
Ho necessità di creare immagini per tradurre qualsiasi situazione nitida nella mia testa. Il mio modus operandi è basato sul concetto di amatorialità: Il linguaggio nasce dall’accostamento di segni estetici contestualizzati e decontestualizzati. Il fruitore ha così la possibilità di assimilare l’opera secondo le sue personali doti e fornire una propria interpretazione. Mi appaga proporre lavori completi e giustificati in ogni cellula. Per tutti i motivi citati in precedenza, mi definirei creatore di contenuti. Lo styling, nel caso specifico, è l’ambito che funge da strumento di traduzione, affiancato ad un processo di ricerca tendenze.
FRANCESCA QUAGLIANO
“Sono Francesca, studentessa di Fashion Design in NABA, vivo a Milano. Ho una passione per il grottesco e il deforme, ripulito però dai suoi fronzoli. Se non dovessi dormire passerei la notte a illustrare e rilegare libri a mano.
Essere Immondi: Questa è un’antologia di esseri immondi. Una raccolta di personaggi kafkiani che mutano forma, fatti di gobbe imponenti che mangiano figure, di corazze ripiene di fragili melanconie, involucri duri in cui personificarsi. Personaggi deformi sagome e caricature di se stessi. Anime in pena, immorali, repellenti. Una linea sottile continua che si sovrappone, deforma e allunga. Sproporziona il corpo per renderlo altro: svincolato da canoni estetici, libero da limiti realistici. Ritratto nella sua bruttura, deformato al limite del grottesco, purificato dalla sua forma primaria diviene sagoma e caricatura
di se stesso. Abbiate pietà di queste creature. Abbiate pietà di voi stessi.”
CREDITS:
ESSERE IMMONDI di Francesca Quagliano
Art direction & styling: Silvia Valente
Ph: Marco Pionato
Model: Lucrezia Frola
Ph assistant: Alessandra Petrignani
Mua: Martina Porcelli
Sculptures: Shade Linda Ekwedike
GIF: Joaquìn Lòpez Quiles