
Can’t Get You Out Of My Head
Sono due mesi, o forse anche tre, che va in giro per eventi mondani, cocktail di presentazione, after party post sfilate e celebrazioni di ogni tipo. Infiniti sono stati i pretesti per un po’ di baldoria. Probabilmente è dalle festività natalizie che non ha mai smesso di volteggiare sul dancefloor con il belloccio di turno e di scrollarsi coriandoli dalla testa.
Ora, però, è pronta a congedare tutti, in un’apparizione finale.
Come le attrici di successo, è convinta di necessitare di una preparazione drammatica per dire addio all’ultimo flûte di champagne prima della prossima fashion week.
Dunque si precipita tempestivamente nella boutique di fiducia e incomincia a scrutare capo per capo.
La sua richiesta è una promessa di mistero, che solo Anthony Vaccarello, Pieter Mulier, Alexandre Vauthier e Donatella Versace le avrebbero potuto donare. Il fattore a loro comune è “la robe à capuche”, consacrato solo in tempi recenti dalle star, sebbene reso celebre dall’iconica Grace Jones per Azzedine Alaia e dalla nostra Anna Oxa in un Sanremo del 1986.



Grace Jones e Azzedine Alaia


Anna Oxa al Festival di Sanremo 1986
Saint Laurent & Alaia
La prima e seconda opzione, quelle più vaste, sono come il cubo di Rubik: infinite combinazioni vengono prese in considerazione.
Può sembrare una vera fortuna, in quanto a tentativi, per riuscire a trovare ciò che è giusto per sé. Non resta che scegliere tra la versione “hooded gown”, tute e due pezzi.



Saint Laurent (Vogue Runway)
I colori non sono dei più sgargianti: borgogna, nero, grigio antracite, bianco, verde lime. Perfetto, tanto il mood è più o meno quello.
Vaccarello propone l’ingresso in un trench in pelle o cappotto lungo fino ai piedi, così che nessuno possa avere sneak peaks della scelta. Una volta sbottonato ci sarà la rivelazione.


Saint Laurent (Vogue Runway)
Invece Mulier utilizza come accessorio un piccolo bustino che, oltre a delineare il girovita a clessidra, funge da cintura e rifinisce gli abiti con un boa di piume di struzzo o il collo della modella con un maxi chocker.



Alaia (Vogue Runway)
Versace & Alexandre Vauthier
Donatella e Vauthier, con meno versioni, mettono gli indecisi d’accordo.
Un abito lungo alle caviglie, con qualche dettaglio cut-out oppure con trasparenze posizionate ad hoc, un vestito corto ed un top dall’effetto lucido. Palette di colori: viola e nero.
L’idea di Versace è coprire il capo, ma scollare spudoratamente il décolleté e forse qualcosa in più.
Il taglio presente, infatti, è profondo e necessita di qualche orpello in più, studiato alla perfezione.



Alexandre non ha vie di mezzo: blazer con cappuccio nero in pelle oppure una versione gioiello completamente incastonata dalla testa agli stivali di pietre luminose. La sua è una figura femminile molto forte, che padroneggia la scena. Ci sono delle ombre all’angolo che bisbigliano cattiverie. “Troppo azzardato”. “Pfff” fa lei, seguendo gli sguardi.






Alexandre Vautier (Vogue Runway)
Accordati i Tiffany, bracciali ideati da Elsa Peretti, o gli stessi YSL, ed optato per un solo orecchino dalla vista opulenta, non le resta che mettere un paio di occhiali neri. Così, per rimanere ulteriormente in incognito.



a destra e al centro Tiffany, a sinistra YSL
Nuota tra un mare di gente. “Can’t Get You Out Of My Head” di Kylie Minogue si spande nell’aria. Ora che ci pensa, anche la cantante aveva indossato un abito bianco col cappuccio per questo singolo. Entrambe non hanno intenzione di toglierselo dalla testa.
La mano di questa figura femminile dall’aria vagamente decadente si fa narratrice: controlla di avere ancora l’orecchino luccicante, che intrappola le luci del locale, e decide di deporre le lenti scure. Non riesce a vedere quello che deve vedere.
Svuota tutto il club per fare mente locale. Le unghie laccate di rosso incendiano la sigaretta che si sta portando alla bocca. Sottrae un tovagliolino poggia-bicchiere e ci scrive su un appunto, che, per il troppo bere, dimentica lì. La vita deve essere qualcosa che non ha ancora scoperto, pensa.
Author: Giorgia Celentano
Falcon Magazine