
Altaroma FW22: Edoardo Gallorini “Showgirl”
Associazioni sorprendenti, dialoghi immaginari tra mondi opposti: “Showgirl” di Edoardo Gallorini è la perfetta sintesi dell’incontro tra il salotto “bene” e il nightclub anni ’30, fumoso e spregiudicato.
L’erotica noia borghese che abbiamo imparato a conoscere nelle collezioni precedenti continua ad aleggiare nel processo creativo dello stilista, questa volta aprendosi a scenari diversi, più azzardati, assaggiando il potere del glamour e riscoprendo un desiderio finora tenuto nascosto.
In passerella sfilano seta, raso e piume, portati da donne eleganti che mostrano il proprio corpo con maestria: spacchi e scollature sono elementi visivi tipici del gioco della seduzione femminile, condotto però con la consapevolezza di stare giocando con gli stereotipi di una femminilità d’altri tempi, tra fiocchi e paillettes.
L’eleganza si mescola alla trasgressione, il rigore borghese fa l’occhiolino a nuovi orizzonti di spensieratezza travestita da superficialità, trovando l’equilibrio perfetto tra chic e kitch; linee pulite ma stampe opulente, vistose, a cui basta un gesto lieve per comunicare sensazioni e convincere che, in fondo, abbiamo tutti un desiderio celato che scalpita per essere soddisfatto.
Gallorini ci dà quindi la sua personale visione di un incontro fantastico tra le due protagoniste di “Cabaret” di Bob Fosse, la ricca e posata Natalia Landauer e l’esuberante Sally Bowles, ballerina di cabaret in quell’atmosfera da nightclub dove tutto può accadere.
La palette scelta esprime queste sensazioni mescolando al nero e al bianco, simbolo di eleganza senza tempo, accenti vivaci con tonalità di fuxia, verde, rosso e blu. I materiali utilizzati dal designer sono tessuti pregiati provenienti principalmente da avanzi di magazzino, grazie alla collaborazione con Maeba International, che tramite la garanzia ReLiveTex, ne certifica il recupero e la tracciabilità.
La produzione si sviluppa tra Como e il Veneto, servendosi di piccole realtà artigianali per valorizzare la manodopera locale e le qualità tipiche del Made in Italy; le stampe stesse sono come sempre disegnate da Gallorini, che trae l’ispirazione principale proprio da Venezia, sua città natale, musa dal fascino decadente.
Foto: Valerio Del Moro